Con gli otto articoli che compongono il decreto legislativo è stata fissata la disciplina dell’azione collettiva nei confronti delle amministrazioni pubbliche a partire dal 2010. Ieri, infatti, la Commissione affari costituzionali del Senato e le Commissioni riunite Affari costituzionali e giustizia della Camera hanno dato il loro parere favorevole per l’adozione del provvedimento. Dopo l’approvazione in via definitiva da parte del Cdm si dovrà attendere la firma del Capo dello Stato.
Le nuove norme non ammettono il ricorso diretto ad ottenere il risarcimento del danno, visto che dall’applicazione del decreto non possono derivare nuovi oneri per la finanza pubblica. Con l’emanazione del provvedimento i titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei, quali utenti e consumatori riuniti, possono agire in giudizio, nei limiti fissati dalle norme, nei confronti delle amministrazioni pubbliche: con esclusione, però, delle Authority, della presidenza del Consiglio e degli organi costituzionali.
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