Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato, ieri, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario forense, che il Governo darà, entro l'estate, riconoscimento costituzionale agli avvocati; grazie alla riforma costituzionale della giustizia, precisa il Guardasigilli, sarà inoltre garantita una maggiore parità tra accusa e difesa. Gli avvocati hanno particolarmente gradito l'annuncio ed hanno risposto al ministro con un lungo applauso; nel corso dell'incontro, il presidente del Cnf, Guido Alpa, ha relazionato con decisione i punti dolenti della riforma al processo civile, soffermandosi, in particolare, sul filtro in Cassazione di cui è stato chiesto lo stralcio dal testo di riforma anche da parte dell'Oua. Alfano si è detto disponibile a ragionare sulle modalità di attuazione del filtro, da lui giudicato come uno strumento efficace per riaffermare, in termini chiari, che non tutte le cause possono finire in Cassazione. Per Alpa, è necessario aumentare le risorse finanziarie per migliorare le strutture, l'organizzazione della giustizia e garantire lo sviluppo del processo telematico. L'Associazione nazionale forense, a conclusione del quinto congresso nazionale ha avanzato una mozione finale con cui viene manifestata la necessità di modernizzare l'avvocatura intercettando i bisogni della società e tutelando la professione. Nel documento si rileva che ”nonostante il numero degli iscritti all'albo abbia raggiunto ormai cifre impressionanti, a ciò non ha corrisposto alcun incremento della forza economica, sociale e politica del mondo forense”.
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