Gli avvocati auspicano di poter allargare il campo della mediazione obbligatoria.
E’ questa una delle indicazioni che potrebbero giungere dal XXXIII Congresso nazionale forense “Giustizia senza processo? La funzione dell’Avvocatura”, che si terrà a Rimini dal 6 all’8 ottobre 2016.
Ma detta posizione è stata già preannunciata dalla Consigliera Cnf Francesca Sorbi, ad esito di un Convegno tenutosi il 20 settembre 2016 presso Villa Taverna a Roma, nella residenza dell’ambasciatore americano John Philips.
La mediazione obbligatoria, secondo la Consigliera, si è finora dimostrata uno strumento indispensabile tra i metodi di risoluzione alternativa delle controversie, per cui si stanno raccogliendo dati per sondare la sua eventuale applicabilità ad altre materie, quali, ad esempio, i servizi pubblici o la contrattualistica.
Apertura di campo appoggiata dallo stesso Ministro Andrea Orlando, che intende al più presto addivenire ad una riforma organica della materia, a partire dalle indicazioni che a breve saranno fornite dalla Commissione Alpa (Commissione istituita dallo stesso Guardasigilli allo scopo di elaborare una ipotesi di riforma degli strumenti di degiurisdizionalizzazione, con particolare riguardo a mediazione, negoziazione assistita ed arbitrato).
D’altra parte, che la mediazione sia una via certa per dare risposta alla domanda di giustizia in tempi celeri – prosegue Orlando – lo confermano gli stessi dati raccolti dal Ministero, secondo i quali le iscrizioni di mediazioni, a partire dal 2011 sino al 2016, sono cresciute ogni anno considerevolmente.
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