Assonime. Focus sulla fiscalità internazionale e le imprese della digital economy

Pubblicato il 03 agosto 2018

Assonime, nella circolare 19/2018 del 2 agosto, analizza le crescenti difficoltà che di recente sono emerse nell’ambito della fiscalità internazionale in tema di imposte dirette, effettuando un confronto tra le linee di intervento Ocse, Usa e Ue, in relazione soprattutto ai principi di coerenza internazionale per la fiscalità delle imprese globali.

Al centro dell’analisi dell’Associazione, infatti, trova posto proprio il tema della fiscalità delle imprese cosiddette “globali”: dei gruppi, cioè, che operano a livello transnazionale come un'unica impresa altamente integrata.

È il caso delle realtà che caratterizzano soprattutto il settore della digital economy, nel quale proprio a seguito dell’affermarsi delle grandi imprese digitali si è manifestata la necessità di regole di coordinamento sovranazionali.

Al riguardo, Assonime evidenzia come sia in atto un crescente contrasto tra il processo di definizione di regole di coordinamento sovranazionali, che sono state elaborate e condivise in sede Ocse nel corso dei lavori relativi al Beps, e le dispute in merito alla creazione del valore dei nuovi modelli di business, soprattutto nell'ambito della digital economy, che hanno suscitato nuove contrapposizioni tra Usa e Ue.

Alla base di questo conflitto, vi è la classica contrapposizione tra il principio di residenza e il principio di territorialità, che interessava trasversalmente ogni ordinamento e che, ora, ha assunto nuove forme proprio per effetto di questa contrapposizione in tema di creazione del valore all'interno dei gruppi, tra quanti ritengono “dominante” il contributo degli intangibili e quanti, invece, riconoscono nell'apporto degli utilizzatori alla formazione dei Big Data un fattore altrettanto decisivo. Il tutto con una inevitabile ripercussione nel reciproco rapporto tra giurisdizioni, che ha portato ad una radicalizzazione del conflitto tra le varie amministrazioni e, soprattutto, tra gli Stati Uniti e l’Unione europea.

Per una soluzione del problema, Assonime auspica un coordinamento internazionale, che porti a regole di imposizione condivise e a strumenti di contrasto all'erosione di basi imponibili che dovranno essere recepiti in tutti gli ordinamenti nazionali e anche nelle convenzioni contro le doppie imposizioni.

Il focus della circolare n. 19/2019 è, così, duplice e riguarda:

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