Approvazione in vista per legge di stabilità e Dl Sviluppo-bis

Pubblicato il 12 dicembre 2012 In via di definizione il pugno di norme che andranno a confluire nella legge di stabilità; il provvedimento dovrebbe andare al Senato lunedì 17 dicembre per l'approvazione e passare alla Camera per il via libera finale, atteso per il 20 o 21 dicembre.

Sarà certamente risolta la questione delle ricongiunzioni pensionistiche per coloro che sono passati dal pubblico impiego all'Inps prima del luglio 2010, per la quale sono state trovate le risorse.

Sul fronte Imu, previsto il trasferimento del gettito ai comuni ed un meccanismo di compensazione per lo Stato.

La discussione più rilevante è quella che riguarda la copertura per la Cig in deroga: l'idea proposta di prendere i fondi da quelli destinati alla formazione dei lavoratori è stata fortemente criticata. Pertanto, si devono trovare altre strade.

Certa anche una modifica sull'imposta di bollo per titoli e strumenti finanziari, per la quale sembra in arrivo un tetto anche per il 2013.

Capitolo Tobin tax: sarà applicata dal 1° marzo 2013 sulla base di due aliquote (0,2% per la vendita di azioni in mercati Otc e 0,1% per i mercati regolamentati). Probabile una terza aliquota, ma solo per il 2013.

Difficoltà per la legge di applicazione del pareggio di Bilancio in Costituzione, al momento presente alla Camera. La Conferenza dei capigruppo del Senato ritiene impossibile giungere all'approvazione, in quanto il testo del ddl licenziato è diverso da quello presentato in Senato. Unica via di uscita è quella di stralciare gli articoli che istituiscono l'Organismo indipendente di controllo sui conti pubblici, che rappresenta il punto di contrasto tra le due Aule.

E' in dirittura d'arrivo, invece, il voto finale sulla conversione in legge del Dl Sviluppo-bis, dopo uno sfoltimento degli emendamenti presentati. Quelli eliminati dovrebbero essere accorpati alla legge di stabilità.

Sarà lasciato decadere il provvedimento contenente la delega fiscale: il suo cammino potrà riprendere solo nella prossima legislatura. Si pensa al solo recupero della parte riguardante l'annullamento delle “cartelle pazze”.
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