La Camera dei Deputati ha approvato il Decreto Bollette (DL n. 19/2025) con 182 voti a favore, 113 contrari e 4 astensioni.
Il Governo aveva posto la fiducia sul provvedimento, che ora dovrà passare all’esame del Senato per l’approvazione definitiva entro il 29 aprile 2025. Si tratta di un pacchetto di misure urgenti del valore complessivo di 3 miliardi di euro, pensato per contrastare il rincaro dei costi energetici.
Previsto un contributo economico fino a 200 euro per le bollette dell’elettricità, destinato ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro. Il beneficio interesserà circa 8 milioni di famiglie.
Le imprese energivore, ovvero quelle con una potenza installata oltre 16,5 kW, e le piccole e medie imprese considerate vulnerabili, riceveranno anch’esse forme di supporto.
Attualmente, il bonus sociale bollette spetta a chi ha un ISEE inferiore a 9.530 euro (20.000 per famiglie numerose). Per chi già riceve questo sostegno, il bonus può arrivare fino a 500 euro.
Un emendamento ha esteso le garanzie per i clienti vulnerabili, consentendo loro di restare nel mercato regolamentato anche dopo la fine del servizio di tutela, prevista per il 31 marzo 2027.
Inoltre, viene sospesa la possibilità di pignorare l’abitazione principale per chi ha debiti condominiali inferiori a 5.000 euro.
Il decreto introduce strumenti per rendere più trasparenti e confrontabili le offerte di gas e luce nel mercato libero, affidando all’Arera nuovi poteri sanzionatori per vigilare sul rispetto delle norme.
Per accedere al bonus elettrodomestici, sarà applicato direttamente uno sconto sulla fattura d’acquisto, fino al 30% del prezzo e con un tetto massimo di 100 euro per ogni apparecchio.
Tale limite sale a 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro. Non sarà necessario partecipare a click day per ottenerlo.
Tra gli interventi aggiunti durante l’iter di conversione, è presente una disposizione secondo la quale, per i veicoli aziendali acquistati nel corso del 2024 e messi a disposizione dei dipendenti per uso promiscuo entro il 30 giugno 2025, continuerà ad essere applicato il sistema di calcolo del fringe benefit previsto dall’articolo 51, comma 4, lettera a) del TUIR, nella versione precedente alle modifiche introdotte con la legge di bilancio per il 2025.
È stato stanziato un fondo di 10 milioni di euro per il 2025, destinato a contributi a fondo perduto per le piscine energivore gestite da associazioni o società sportive dilettantistiche.
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