Applicabilità di regole corrispondenti nei rapporti tra arbitrato e processo

Pubblicato il 20 luglio 2013 Con sentenza pronunciata il 19 luglio 2013, la n. 223, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 819-ter, secondo comma, del Codice di procedura civile, nella parte in cui esclude l'applicabilità, ai rapporti tra arbitrato e processo, di regole corrispondenti all'articolo 50 del Codice medesimo.

La relativa questione era stata sollevata nel corso di un arbitrato e con riferimento agli articoli 3, 24 e 11 della Costituzione. Secondo l'organo rimettente, in particolare, l'articolo censurato costituiva una violazione del diritto di difesa delle parti e dei principi del giusto processo, determinando, in caso di pronuncia di diniego della competenza del giudice ordinario adito in favore dell'arbitro, “l'impossibilità, nel giudizio arbitrale successivamente instaurato, di far salvi gli effetti sostanziali e processuali della domanda, proposta davanti al giudice ordinario”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Riforma del sistema doganale 2024, novità su contrabbando e sanzioni. Analisi Dogane

07/10/2024

Transizione 5.0: nuovi chiarimenti dal GSE su credito d'imposta e sistemi energetici

07/10/2024

Assindatcolf, lavoro domestico in crisi: meno occupati e più irregolarità

07/10/2024

CCNL Installatori e manutentori piscine Conflavoro - Stesura dell'1/2/2023

07/10/2024

CCNL Impianti sportivi Conflavoro - Stesura del 10/09/2022

07/10/2024

Patente a crediti: le Faq dell’Ispettorato nazionale del lavoro

07/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy