E' stata aperta dalla Commissione Europea una consultazione pubblica, con scadenza 18 dicembre 2015, riguardante la modernizzazione dell'IVA per il commercio elettronico transfrontaliero.
E' stato notato che le imprese che hanno attività che passano i confini dello Stato di appartenenza si trovano a dover affrontare ostacoli dovuti alla difficoltà di operare in sistemi fiscali nazionali diversi.
Dal 1° gennaio, sono effettive le nuove regole sul luogo della prestazione, per cui l'IVA su tutti i servizi elettronici, di telecomunicazione e di radiodiffusione è riscossa nel luogo in cui si trova il cliente e non in quello in cui è ubicato il prestatore.
Per agevolare le imprese, è stato istituito un mini sportello unico al fine di limitare costi ed oneri amministrativi. Il nuovo regime dovrebbe essere esteso ai beni materiali ordinati online tanto all'interno dell'UE quanto al di fuori. Invece di dichiarare e versare l'IVA in ogni singolo Stato membro in cui si trovano i clienti, le imprese possono presentare una dichiarazione unica nel rispettivo Stato membro e pagare l'IVA in un'unica soluzione.
Per ovviare ad altre distorsioni presenti nel mercato comune, la Commissione sulla tassazione dell'economia digitale ha presentato una relazione nel maggio 2014, formulando una serie di raccomandazioni in materia di modernizzazione dell’IVA per il commercio elettronico transfrontaliero.
Nell'anno 2016 la Commissione intende formulare proposte legislative volte a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese dovuti ai diversi regimi dell'IVA.
La consultazione pubblica si propone di raccogliere il parere di imprese, cittadini e organizzazioni rappresentative su:
- l'attuale normativa IVA applicabile alle cessioni di beni e prestazioni di servizi transfrontaliere tra imprese e consumatori
- l’attuazione delle modifiche apportate nel 2015 alle norme IVA sul luogo di prestazione e del mini sportello unico
- l'impegno assunto dalla Commissione nella "Strategia per il mercato unico digitale in Europa" a:
estendere l’attuale sistema unico di registrazione (ossia il mini sportello unico) e pagamento elettronici alle vendite a distanza di beni materiali all’interno dell’UE e ai paesi terzi;
introdurre una misura di semplificazione comune a livello dell’UE (ossia una soglia IVA) a sostegno delle piccole start-up che operano nel commercio elettronico;
consentire controlli del paese d'origine, compreso un audit unico delle imprese transfrontaliere ai fini dell'IVA
eliminare l'esenzione dall'IVA per l'importazione di piccole spedizioni provenienti da fornitori di paesi terzi.
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