Gli uffici legislativi del ministero dell’Economia hanno a disposizione per gli approfondimenti, in anticipo rispetto al termine fissato dalla delega, la bozza del Testo unico antiriciclaggio. È sul tema l’intervento di Ranieri Razzante, membro della Commissione ministeriale per la redazione del Testo unico antiriciclaggio. L’autore, oltre che a mettere in evidenza come si tratti del primo tentativo di dare sistematicità e organicità ad un complesso di norme indispensabili contro la criminalità organizzata e le associazioni terroristiche, spiega che nella redazione del Testo si è cercato di evitare il “burocratese” per rendere semplice l’esposizione e si è tenuto conto delle osservazioni sollevate dalle Associazioni rappresentative delle categorie coinvolte. In merito alle nuove norme sul contante e sui libretti al portatore viene detto che la Commissione è stata più restrittiva, nel rispetto delle norme del diritto internazionale, rispetto al provvedimento originario: l’abbassamento della soglia dai 12.500 ai 5mila euro e le restrizioni alla circolazione degli assegni sono state previste per limitare ulteriormente gli spazi di manovra di coloro che intendono riciclare proventi illeciti.
A tal proposito, il quotidiano ItaliaOggi in un articolo rileva alcune conseguenze dell’articolo 49 della legge 231/07. Gli assegni cosiddetti post datati, recanti data successiva al 29 aprile, che abbiano subito girate rischiano di non poter essere incassati. Se sono di importo pari o superiore a 5mila euro non saranno pagati dalle banche, se di importo inferiore saranno incassabili solo se recano il codice fiscale del girante ed infine i titoli ultrasoglia intestati al beneficiario e senza girate si potranno incassare ma con l’applicazione di sanzioni.
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