Il tavolo sull’antiriciclaggio - tra professioni (commercialisti, notai, avvocati e consulenti del lavoro), Mef e Min Giustizia - ha prodotto novità per lo schema di decreto legislativo di recepimento della quarta direttiva comunitaria (2015/849/UE).
Già accolta la richiesta di una riduzione degli adempimenti formali con l’esclusione degli adempimenti antiriciclaggio per le dichiarazioni fiscali e le buste paga, ora si è raggiunta l'intesa per la rimodulazione dell’impianto sanzionatorio e per altre semplificazioni (i sindaci saranno esclusi dall'obbligo dell'adeguata verifica a meno ché non siano soggetti obbligati alla revisione).
In attesa di prendere visione della bozza di decreto, si apprende che la sanzione fissa da un milione di euro scatterà solo in caso di fattiva partecipazione del professionista alla creazione di un quadro di riciclaggio. Per negligenza degli obblighi antiriciclaggio sarà rivalutato il minimo da comminare al professionista, attualmente previsto a 5 mila euro.
Soddisfazione è espressa sia dal Presidente del Cndcec, Massimo Miani (“i tavoli stanno funzionando, a conferma che l’impegno preso dal Governo sta portando a una interlocuzione che per noi è importante”), che dalla presidente dei consulenti del lavoro, Marina Calderone (“Ampia soddisfazione per l’esclusione degli adempimenti e attendiamo fiduciosi un intervento sul quadro sanzionatorio”).
Altre semplificazioni:
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