L’Associazione nazionale forense (Anf), a mezzo del segretario generale, Luigi Pansini, ha annunciato l’intenzione di impugnare, dinanzi al Tar del Lazio, il Regolamento per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, per come pubblicato il 15 settembre 2015 in Gazzetta ufficiale e di prossima entrata in vigore (14 novembre 2015).
Secondo l’Anf, l’elaborato presenterebbe “evidenti profili di illegittimità”.
L’associazione, che si dichiara comunque favorevole alle specializzazioni, risulterebbe contraria al modo con cui “l’idea della "specializzazione” dell’avvocato è stata realizzata”.
Per Pansini, in particolare, “la specializzazione non può essere ottenuta a seguito di un percorso esclusivamente teorico e culturale, ed è palese è la diversità di trattamento ed il disvalore dell’effettiva esperienza professionale, anche con riferimento al mantenimento del titolo di specialista, rispetto all’attività di frequenza di corsi normativi”.
Ciò senza contare – continua il segretario - la valutazione della “qualità” degli incarichi ai fini della comprovata esperienza, non ancorata ad alcun criterio oggettivo bensì esclusivamente rimessa ad un apprezzamento “ingiustificatamente” discrezionale.
Criticate anche la generica specializzazione in diritto penale a fronte di un numero molto alto di titoli specialisti nell’ambito del diritto civile.
La decisione di impugnare il Regolamento è stata presa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione, svoltosi a Rimini il 26 e 27 settembre 2015.
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