Tempi troppo stretti per le detrazioni Iva, costi eccessivi per il visto di conformità divenuto obbligatorio per le compensazioni superiori a 5mila euro, complicazioni della comunicazione trimestrale Iva.
È quanto denunciato, si fa sapere con un comunicato congiunto del 15 maggio 2017, alla Ue, con missiva inviata il 12 maggio 2017, da Anc (Associazione nazionale commercialisti) e Confimi Industria (Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e dell’impresa privata).
Bollate come contrarie ai principi di effettività, proporzionalità e neutralità dell’Iva, le misure introdotte con i primi tre articoli della manovrina, D.L. 50/2017, (split payment, compensazioni e detrazione Iva) sono inaccettabili.
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