Anai. Anomalie e difformità nel processo civile telematico

Pubblicato il 08 aprile 2015 L’Associazione Nazionale Avvocati Italiani ha denunciato, con comunicato del 7 aprile 2015, la complessa situazione in cui si è venuta a trovare la categoria rappresentata, a seguito dell’entrata in vigore del processo civile telematico.

Nel comunicato, si evidenzia innanzitutto la discordanza di prassi tra un Tribunale e l’altro, se solo si considera che alcuni Uffici non accettano più atti cartacei mentre altri richiedono ancora che i depositi siano effettuati secondo le modalità tradizionali, magari con contestuale consegna di supporti informatici su cui caricare il materiale.

Ma difformità sussistono anche in ordine all’estensione del pct, laddove in alcuni uffici si ritiene, ad esempio, che sia possibile depositare in via telematica gli atti introduttivi, in altri, no.

Molti poi i quesiti rimasti ancora irrisolti, come, ad esempio, se sia da considerarsi nullo l’atto depositato in formato diverso da quello previsto o se sia in tal caso ammessa una remissione in termini.

Ulteriore complessità al tutto, è aggiunta dal fatto che gli atti devono essere depositati esclusivamente con file “pdf nativo” (dunque, mediante una trasformazione con apposita funzionalità del pc) e che i giudici hanno pressoché unanimemente considerato nulli gli atti depositati in altri formati, sebbene la normativa sul pct non preveda in proposito alcuna nullità.

Si consideri ancora che in molti Tribunali, il pct non funziona bene, per insufficienza dell’apparato informatico o per difficoltà di collegamento soprattutto in determinati orari, con la conseguenza che spesso passa un notevole lasso di tempo tra il deposito telematico dell’atto e la sua accettazione da parte del personale di cancelleria.

Infine, nella maggior parte dei casi, atti e documenti depositati telematicamente presso i Tribunali, non sono ancora acquisibili dalle Corti d’Appello.

Alla luce di tutte queste anomalie, l’Avvocatura richiede vivamente una maggiore uniformità di prassi e normative presso i diversi Uffici, sollecitando, a tal fine, l’emanazione di protocolli armonizzati e provvedimenti a livello nazionale.
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