Conferma da parte delle Sezioni Unite della Corte di cassazione della sanzione inflitta dal Csm a carico di un Pm colpevole di aver adottato un provvedimento sproporzionato ordinando ai carabinieri di prelevare due minori presso l’abitazione della madre per portarli al padre.
La sentenza n. 23668 del 9 novembre 2009 afferma come la decisione del magistrato sia stata presa in spregio dei poteri che le norme attribuiscono al pubblico ministero e senza considerare che esisteva una causa in corso presso il Tribunale dei minorenni in cui il giudice aveva disposto l’affido dei bambini ai servizi sociali.
Rilevante quanto espresso dai giudici del Palazzaccio per i quali “il magistrato è libero di interpretare le norme di diritto, ma deve farlo nel rispetto dei ruoli e dell'organizzazione dell'ufficio di appartenenza, oltre che delle più elementari regole di procedura, che servono a garantire una gestione trasparente del ruolo di ciascuno senza invasioni di campo”.
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