All’esame del Cdm il pacchetto per il rilancio dell'economia
Pubblicato il 08 febbraio 2011
In ottemperanza della delega ex articolo 3 della legge n. 99/2009, il 9 febbraio 2011 sarà all'esame del Consiglio dei ministri lo schema di dlgs del ministero dello Sviluppo Economico per il riordino della disciplina della programmazione negoziata e degli incentivi alle imprese che varranno dal 1° gennaio 2012.
La riforma degli incentivi pubblici punta a snellire e semplificare l’accesso delle imprese ai finanziamenti, proponendo strumenti di applicazione immediata, come i voucher per le imprese.
Nello specifico, saranno cancellate vecchie norme, almeno 25, e gli strumenti nazionali saranno accolti in tre categorie:
- meccanismi automatici di agevolazioni, buoni o voucher, per agevolare investimenti delle pmi o comunque interventi di limitato ammontare finanziario;
- modalità di intervento valutative per progetto, come nel campo dell'innovazione;
- accordi negoziali per investimenti di grandi taglie, almeno 20 milioni di euro o 10 nel caso di progetti di ricerca.
Verrà istituito un Fondo unico per gli interventi di sostegno del sistema produttivo, in cui saranno dirottate le risorse residue degli strumenti di legge abrogati. Sono previste corsie preferenziali sia per le pmi, con una riserva del 50% di fondi, che per i progetti che prevedono reti di imprese o consorzi.
Infine, la documentazione utile alle richieste di incentivazione sarà dematerializzata e sottoscritta con firma digitale: per la trasmissione degli atti si utilizzerà la Pec.
All’esame del CdM sarà sottoposto anche il Ddl di riforma degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione per la libertà d'impresa e la meritocrazia nella Pa, nonché, in ambito fiscale, le misure anti-frode Iva e il diverso meccanismo di deducibilità dell'Irap a misura di contribuente. Nel pacchetto anche il rilancio del piano Sud e la riproposizione del piano casa.