Alla Consulta la questione sulla presunzione di detenzione per i reati di mafia

Pubblicato il 11 settembre 2012 Sarà la Corte costituzionale a pronunciarsi sulla questione di legittimità dell’articolo 275 del Codice di procedura penale nella parte in cui, anche per i reati di mafia, non fa salva l’ipotesi che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con una misura alternativa al carcere.

Le Sezioni unite penali di Cassazione, con ordinanza n. 34473 del 10 settembre 2012, hanno, infatti, rimesso la relativa questione dinanzi alla Consulta e, in particolare, la parte dell’articolo 275 citato in cui “nel prevedere che, quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine ai delitti commessi al fine di agevolare le attività delle associazioni previste dall’articolo 416 bis del codice penale, è applicata la custodia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistano esigenze cautelari – non fa salva, altresì, l’ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Start-up e PMI innovative: nuovo codice tributo per tax credit sugli investimenti

29/04/2025

Confisca edilizia: l’ipoteca del creditore estraneo non si estingue

29/04/2025

Ultimi giorni per presentare la Dichiarazione IVA 2025

29/04/2025

Molestie in azienda: formazione dei datori di lavoro e dirigenti

29/04/2025

Avvocati: la proposta di riforma dell’ordinamento forense

29/04/2025

Memorandum: scadenze lavoro dal 1° al 15 maggio 2025 (con Podcast)

29/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy