È stata esclusa dal ministero della Giustizia per mancanza dei requisiti territoriali la lista “Non mollare” capeggiata da Italo Corradi. I candidati alla corsa per le elezioni del Consiglio nazionale del nuovo Albo unico del 30 novembre prossimo della lista esclusa dei dottori commercialisti risultano i più ostili alla fusione: la controversia che sicuramente si accenderà potrebbe bloccare la macchina elettorale a suon di ricorsi. Il provvedimento adottato dal ministero della giustizia è basato sulla disposizione dell’articolo 68, comma 4, del Dlgs 139/2005, in cui è previsto che ogni lista deve essere formata da candidati iscritti agli Ordini di almeno quattro Regioni dell’Italia settentrionale, quattro dell’Italia centrale e quattro dall’area dell’Italia meridionale e insulare.
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