Il Tar Veneto ha accolto l’istanza di misure cautelative provvisorie presentata da alcuni commercialisti che ravvisano nelle elezioni un danno irreversibile e contestano la composizione del nuovo Consiglio in cui sarebbero presenti sia commercialisti che ragionieri, nonché la stessa disciplina del processo elettorale. Pertanto, il 31 maggio i dottori commercialisti veronesi si asterranno dal voto. Le motivazioni del ricorso sono riconducibili alla creazione dell’Albo unico in cui i ragionieri sarebbero considerati e collocati allo stesso livello dei commercialisti, che mettono in discussione il livello formativo e professionale dei ragionieri. Il Tar di Venezia, sostiene Corradi presidente dell’Ordine di Verona, ha riconosciuto il danno irreversibile procurato dalle prossime elezioni in quanto il Consiglio sarebbe eletto con modalità illegittime ed avrebbe una composizione illegittima. Intanto altri ricorsi dovranno essere esaminati entro il prossimo 31 maggio. Controcorrente, invece, l’Ordine dei Commercialisti di Bologna che ha dato vita ad un tentativo di primarie con liste condivise di commercialisti e ragionieri, poi archiviato per evitare contrasti interni.
Terminate per il 31 maggio le consultazioni alla camera, verranno avviati i lavori per la creazione, entro il 30 giugno, del testo unificato di riforma delle professioni. Particolarmente discussi saranno i punti riguardo i tirocini, il riconoscimento delle associazioni esistenti, l’obbligo di laurea almeno triennale per i tributaristi, la diminuzione delle deleghe. Decisamente contrari al condono della preparazione professionale sono i giovani dottori Commercialisti dell’Ungdc.
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