Aiuti di Stato. In vigore il Regolamento Ue che aumenta i settori esonerati dall’obbligo di notifica
Pubblicato il 20 agosto 2013
Dal 20 agosto 2013 entra in vigore il
Regolamento del Consiglio Ue 733/2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue del 31 luglio,) in tema di esenzioni dall’obbligo di notifica, che modifica il precedente
“Regolamento n. 994-1998 sull'applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di stato orizzontali”.
Dunque, rispetto al precedente provvedimento europeo, il nuovo Regolamento 733-2013 estende le esenzioni dall'obbligo di notifica, che grava sugli Stati in materia di aiuti, non solo a favore di Pmi, R&S, tutela ambientale, occupazione e formazione, ma anche a favore di nuove categorie di aiuti, quali, per esempio, quelli riguardanti: la cultura e conservazione del patrimonio; la riparazione dei danni arrecati dalle calamità naturali; la riparazione dei danni arrecati da determinate condizioni meteorologiche avverse nel settore della pesca; la silvicoltura; lo sport; le infrastrutture a banda larga di base e le infrastrutture a sostegno di altri obiettivi di interesse comune, in particolare gli obiettivi della strategia Europa 2020 (articolo 1).
L’articolo 3 del Regolamento prevede poi che la Commissione europea adotti provvedimenti ad hoc per dichiarare la compatibilità degli aiuti sopra indicati con il mercato comune, al fine di definire così l’esenzione all'obbligo di notifica.
Inoltre, il Regolamento n. 733/2013 rivede anche l’articolo 8, che impone alla Commissione Ue l'obbligo di interpellare il comitato consultivo in materia di aiuti di Stato al momento di pubblicare un progetto di regolamento.
Intanto, la Commissione europea ha avviato una pubblica consultazione anche sul regolamento
“de minimis”, invitando tutti i soggetti interessati ad inviare le loro osservazioni in materia di riforme da introdurre per le deroghe dovute ad importi minimi, al fine di completare il quadro normativo di riferimento degli aiuti di Stato e renderlo più rispondente alla situazione di crisi economica che si sta attraversando.