Aiga: norme del Codice deontologico sull'utilizzo del web “anacronistiche”
Pubblicato il 05 novembre 2014
Con
comunicato stampa del 4 novembre 2014, l'
Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) rende nota la propria contrarietà rispetto al nuovo Codice deontologico forense che entrerà in vigore il 15 dicembre, per quel che riguarda le
disposizioni limitative dell'uso del Web per promuovere la propria professionalità.
La norma incriminata è l'articolo 35 del Codice che
consente esclusivamente l'utilizzo di siti web con domini propri “
senza reindirizzamento, direttamente riconducibili a sé, allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipi” escludendo, quindi, la possibilità di utilizzo dei social network e di pubblicità online.
In merito, viene evidenziato che la presidente dell'associazione, Nicoletta Giorgi, ha già inviato al Consiglio Nazionale Forense una
missiva in cui vengono richiesti dei chiarimenti sulla specifica questione.
Per la Giorgi, “
la restrizione dell'utilizzo del web, oltre ad essere un vero bavaglio anacronistico, porrebbe la nostra categoria professionale in una condizione di forte disparità e svantaggio, anche rispetto agli altri colleghi professionisti che non devono sottostare a limiti di scelta degli strumenti con cui veicolare le proprie informazioni”.