Agevolazioni per aree di crisi industriale. Le istruzioni nella circolare MiSE

Pubblicato il 20 giugno 2022

Fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) le indicazioni di dettaglio per l’applicazione della nuova disciplina in materia di interventi per le aree di crisi industriale agevolati, ai sensi della legge 15 maggio 1989, n. 181, le cui modalità di utilizzo sono state dettate con decreto dello stesso ministero del 24 marzo 2022.

La riforma della Legge 181/89 per il rilancio delle aree di crisi industriale ha semplificato le procedure per le imprese che presentano domande di incentivi per realizzare programmi di investimento sul territorio nazionale.

La circolare n. 237343 del 16 giugno 2022 definisce ulteriori aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto. Nel documento, inoltre:

L. n. 181/1989. Finalità e beneficiari

Si ricorda che l’intervento di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale e di settore.

Si rivolge alle imprese costituite in forma di società di capitali, alle società cooperative e alle società consortili, includendo le reti di imprese. Tali soggetti devono, oltre che essere iscritte nel registro delle Imprese:

Solamente nell’ipotesi in cui gli aiuti siano concessi ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER, si richiede di non aver effettuato nei due anni precedenti la presentazione della domanda una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e impegnarsi a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

Ammesse anche le reti di imprese mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Agevolazioni per aree di crisi industriale. Progetti ammissibili

Le imprese che richiedono l’agevolazione possono effettuare sia programmi di investimento produttivo che programmi di investimento per la tutela ambientale. In misura limitata sono ammessi anche programmi per l’innovazione di processo e l’innovazione dell’organizzazione, i progetti per la formazione del personale e progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Per quanto riguarda i programmi di investimento produttivo, questi devono essere diretti:

Per le imprese di grandi dimensioni sono previste delle specificazioni.

Invece, i programmi di investimento per la tutela ambientale devono riguardare:

I programmi e i progetti devono:

- essere ultimati entro 36 mesi dalla data di stipula dei contratti di finanziamento. Una proroga può essere concessa dal soggetto gestore per non più di 12 mesi. A tal fine va inoltrata una richiesta motivata;

- essere eseguiti in unità produttive ubicate nei territori dei Comuni ricadenti nelle Aree di crisi;

- prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a un milione di euro. In caso di contratti di rete, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti devono prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400.000 euro;

- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

- prevedere un programma occupazionale da realizzarsi entro 12 mesi dalla data di ultimazione del programma degli investimenti.

Il paragrafo 6 della circolare n. 237343/2022 è dedicato all’esposizione delle spese considerate ammissibili per i vari tipi di investimento.

Agevolazioni concesse

Con riferimento alle forme di aiuto concessi, sono previsti un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e/o alla formazione, un finanziamento agevolato.

Il contributo in conto impianti e gli eventuali contributi diretti alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato.

Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili ed ha una durata massima di 10 anni oltre un periodo di preammortamento, della durata massima di 3 anni, commisurato alla durata del programma.

Informazioni circa le domande di agevolazione

Le società interessate devono presentare una domanda di agevolazione contenente le indicazioni sui programmi di investimento da realizzare nelle Aree di crisi. Le istanze sono esaminate sulla base di procedura valutativa con procedimento a sportello.

Uno specifico avviso del MiSE indicherà i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sui territori delle aree di crisi industriale non complessa, da inoltrare al soggetto gestore.

Si procederà alla chiusura dello sportello agevolativo qualora si verifichi l’esaurimento delle risorse disponibili.

Le domande dovranno essere inoltrare in via telematica utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito di Invitalia.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy