Per gli interventi che prevedono l’adozione di misure antisismiche su costruzioni che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità, se adibite ad abitazione principale o ad attività produttive, è prevista una detrazione pari al 65% delle spese effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015, su un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro. |
Ricorda - La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. |
Osserva - Può richiedere la detrazione anche chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, limitatamente alle spese di acquisto dei materiali utilizzati. |
Osserva - I condomini che non hanno nominato un amministratore (perché non hanno l’obbligo), per beneficiare delle agevolazioni per i lavori di ristrutturazione delle parti comuni dovranno obbligatoriamente richiedere il codice fiscale ed eseguire tutti gli adempimenti previsti a nome del condominio stesso. I documenti giustificativi delle spese relative alle parti comuni dovranno essere intestati al condominio e per i pagamenti, oltre al codice fiscale del condominio, bisognerà indicare (se non c’è l’amministratore) anche quello del condomino che effettua il pagamento. |
Osserva - Il principale presupposto per avere la detrazione, è l’effettuazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, che su parti comuni di edifici residenziali (guardiole, appartamento del portiere, ecc.). Le spese per tali interventi devono essere state sostenute a partire dal 26 giugno 2012. |
Restauro e risanamento conservativo |
Sono interventi effettuati per la conservazione degli edifici e per assicurare la loro funzionalità |
Ristrutturazione edilizia |
Sono gli interventi volti a trasformare un edificio mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente |
Osserva - Con riferimento ai pagamenti a favore dei Comuni, se il contribuente paga con bonifico, pur non essendo in questo caso tenuto a tale forma di versamento, deve indicare nella motivazione del pagamento il Comune, come soggetto beneficiario e la causale del versamento (ad esempio, oneri di urbanizzazione, ecc.). Così facendo la banca o Poste Spa non codificano il versamento come importo soggetto a ritenuta (Ris. n. 3/E del 4 gennaio 2011). |
A volte per le
somme oggetto di un bonifico che fruisce della detrazione del
50% o del 65%, è già
prevista l’effettuazione di una ritenuta da parte
del soggetto ordinante In particolare: - sui corrispettivi dovuti dai condomìni per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o di servizi è prevista una ritenuta di acconto del 4%; - sui corrispettivi dovuti ai professionisti è prevista una ritenuta di acconto del 20% (operata ai fini Irpef). |
Osserva - Entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state operate le ritenute dovranno essere certificati gli avvenuti versamenti delle stesse. L’Agenzia delle Entrate ha approvato il codice tributo 1039 da utilizzare da parte di banche e Poste per effettuare il versamento entro il giorno 16 del mese successivo all’accredito dei bonifici. |
Quadro Normativo |
- DPR n.
600/1973 - DPR n. 917/86 - Articolo 16-bis - Legge n. 296/2006 - Circolare Agenzia Entrate n. 40/E del 28.07.2010 - D.L. n. 78/2010 - D.L. n. 201/2011 - Legge n. 90/2013 - Circolare Agenzia Entrate n. 11/E del 21.05.2014 - Legge 23.12.2014, n. 190 - Art. 1, commi 47, 48, 657 |
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