Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, con nota prot. n. 0008634/U/38 del 5 agosto 2015, ha evidenziato che tra l’11 e il 15 luglio scorso, si sono verificati casi nei quali non è stato possibile regolarizzare la posizione a seguito degli avvisi di irregolarità, inviati dall'INPS alla fine di maggio, perché per mero errore tecnico l'Istituto ha infasato il ruolo al concessionario, rendendo improcedibile la richiesta di rateizzazione in fase amministrativa.
I datori di lavoro si sono, quindi, trovati, senza alcuna colpa con il termine dei 45 giorni scaduto, non essendoci più i tempi per una richiesta di rateizzazione presso il concessionario della riscossione.
Tuttavia - continua la nota – a seguito di segnalazione, con un messaggio interno l'Istituto ha dato precise istruzioni alle proprie sedi, in caso di debiti rateizzati ma già trasferiti per la riscossione, autorizzandole a "forzare" il semaforo rosso in modo da non disconoscere la spettanza delle agevolazioni contributive.
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