Il provvedimento del 21 dicembre 2006, pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” numero 3 di ieri 4 gennaio, persegue l‘intento di arginare le frodi all’Iva intracomunitaria in certi settori d’attività: commercio di autoveicoli, di telefonini, di personal computer. Il mezzo è la previsione che i contribuenti che, entro tre anni dall’attribuzione del numero di partita Iva, intendono effettuare acquisti intracomunitari di beni “sensibili”, presentino una polizza fideiussoria o una fideiussione bancaria.
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