Acconto Iva 2019, entro fine mese alla cassa per l’anticipo

Pubblicato il 09 dicembre 2019

Alla fine del mese di dicembre scade il termine per pagare l’anticipo dell’Acconto Iva 2019.

Come ogni anno, entro il 27 dicembre imprese e lavoratori autonomi devono versare l'acconto dell'Iva dovuta per l'ultimo periodo fiscale del 2019.

Acconto Iva 2019, metodi di calcolo

I metodi di calcolo che si possono utilizzare per individuare quanto versare sono i seguenti:

Il metodo storico, che è sicuramente quello più semplice e maggiormente utilizzato dai contribuenti, che prevede che il versamento da effettuare sia pari all’88% della base di riferimento (saldo a debito) ottenuta da uno o più righi delle comunicazioni “liquidazioni periodiche” inviate o della dichiarazione Iva 2019 presentata per l'anno 2018;

il metodo previsionale, che consiste nel fare una stima delle operazioni che verranno effettuate fino alla chiusura del periodo di riferimento. Il contribuente deve conoscere con sufficiente certezza gli importi delle fatture che saranno emesse e ricevute entro la fine dell’anno, per evitare di incorrere in errore ed essere sanzionato per carente versamento a titolo di acconto;

il metodo analitico o della liquidazione intermedia al 20 dicembre, che si basa sulle operazioni effettuate entro il 20 dicembre 2019 e l’acconto è pari al 100% dell’importo derivante da un’apposita liquidazione che comprende l’Iva relativa ad alcune specifiche operazioni (per esempio operazioni inserite nel registro delle fatture emesse (o dei corrispettivi) dal 1° dicembre al 20 dicembre (contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (contribuenti trimestrali).

Acconto Iva 2019, soggetti esonerati

Sono previsti alcuni casi di esonero dal pagamento dell’Acconto Iva.

Per esempio sono esonerati: coloro che registrano solo operazioni esenti o non imponibili; coloro che si avvalgono di regimi particolari, cioè che beneficiano dei regimi forfetari di determinazione dell’Imposta o che accederanno o già accedono al regime forfetario dei contribuenti minimi o ad altri regimi che hanno tra le loro caratteristiche la dispensa dagli obblighi Iva; i soggetti che hanno iniziato l'attività quest'anno e quelli che l'hanno cessata prima dell'inizio dell'ultimo mese o trimestre del 2019; coloro che dopo aver effettuato il calcolo evidenziano un acconto Iva inferiore a 103,29 euro oppure coloro che nell’anno precedente hanno un credito d’imposta o un debito d’imposta inferiore a 117,38 euro.

Acconto Iva 2019, come effettuare il versamento

L’acconto Iva 2019 deve essere versato con modello F24, compilando la sezione Erario e utilizzando un codice tributo diverso in base al tipo di contribuente.

Si tratta del codice tributo 6013 per i contribuenti Iva mensili e del codice tributo 6035 per i contribuenti Iva trimestrali.

L’importo deve essere pagato entro la scadenza del 27 dicembre.

L’acconto non è dovuto se l’importo da versare è pari oppure inferiore ad euro 103,29.

Inoltre, se risultano dei crediti da compensare si potrà non effettuare il pagamento dell’acconto dietro, appunto, compensazione: in caso di compensazione tributo su tributo è possibile non presentare il modello F24 per il pagamento dell’Acconto Iva.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo: come presentare il modello RED 2024

20/09/2024

Bonus befana in arrivo a dicembre?

20/09/2024

Contribuzione in due gestioni previdenziali: legittima per la CEDU

20/09/2024

Processo telematico: nuove specifiche tecniche dal 30 settembre

20/09/2024

DDL Lavoro: nuova regola per contratti misti per forfetari

20/09/2024

Società liquidata ed estinta: soci senza diritto di operare le variazioni Iva

20/09/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy