Il Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2024 ha licenziato il tredicesimo decreto legislativo attuativo della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111) e che opera la revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società e degli enti (IRES).
Il decreto legislativo, approvato in esame preliminare, si avvia ora ad iniziare l’iter parlamentare per il prescritto parere delle commissioni permanenti.
In attesa di conoscere l’esito del passaggio parlamentare e il testo del decreto nel suo assetto definitivo, possiamo già da ora soffermarci sulle novità che interessano più da vicino i lavoratori dipendenti, in particolare, il cd Bonus 100 euro.
Accantonata momentaneamente, per mancanza di risorse finanziarie, l’ipotesi di un bonus pari a 80 euro o 100 euro per l’anno 2024, da erogare unitamente alla tredicesima mensilità, ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro, il Governo propone un bonus da corrispondere nella busta paga di gennaio 2025.
A chi spetta?
Il cd. Bonus 100 euro è un contributo economico erogato, nella busta paga di gennaio 2025, dal datore di lavoro e dallo stesso successivamente recuperato, come credito, in compensazione con le imposte e i contributi dovuti.
Secondo la nota di Palazzo Chigi del 30 aprile 2024, il Bonus 100 euro spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo, nell’anno 2024, non superiore a 28.000 euro.
A tale requisito reddituale il legislatore affianca una condizione aggiuntiva, a cui subordina la concessione del bonus.
Si richiede infatti che l’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, sia d’importo superiore a quello delle detrazioni fiscali spettanti.
Tale condizione esclude pertanto dalla platea dei possibili beneficiari gli incapienti rientranti nella cd. no tax area (fino a 15.000 euro).
Il lavoratore dipendente, congiuntamente ai requisiti di reddito prima indicati, per aver diritto al Bonus 100 deve poter far valere specifici requisiti familiari.
Più nel dettaglio, il lavoratore dipendente deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:
Rientrano pertanto tra i beneficiari del bonus 100 euro anche le famiglie monogenitoriali.
Secondo quando anticipato in conferenza stanza, i 100 euro erogati una tantum al lavoratore dipendente saranno lordi e assoggettati ad Irpef.
Considerando che il contributo economico spetta ai contribuenti con reddito complessivo, nel periodo d’imposta 2024, non superiore a 28.000 euro e considerando le novità (in vigore) della riforma fiscale, si applicherà l’aliquota 23%, in luogo dell’aliquota del 25% applicabile, fino al periodo d’imposta 2023, per i redditi da 15.000 a 28.000 euro (decreto legislativo n. 216/2023, attuativo del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e circolare Agenzia delle Entrate 2/E del 6 febbraio 2024),
Inoltre, sempre secondo le anticipazioni, l’importo del contributo sarà parametrato al periodo di lavoro maturato in corso d’anno 2024.
Come già in precedenza previsto per altre agevolazioni (da ultimo, si veda la cd. decontribuzione per le lavoratrici madri di almeno due figli), il Bonus 100 euro sarà erogato dal datore di lavoro su richiesta del lavoratore dipendente.
Il datore di lavoro anticiperà le somme erogate al lavoratore e potrà successivamente compensarle con imposte e contributi dovuti.
Non è chiaro invece se il bonus spetterà anche ai lavoratori dipendenti precari o solo a quelli assunti stabilmente.
Come ha sottolineato il Viceministro dell'economia e delle finanze, Maurizio Leo, il Bonus 100 euro è una misura temporanea, pensata “nelle more dell’introduzione di un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità”.
L’obiettivo del Governo resta pertanto a lungo termine quello di addivenire ad un regime impositivo di favore per la tredicesima mensilità.
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Dettagli |
Definizione del Bonus 100 euro |
Bonus di 100 euro lordi, assoggettati a IRPEF, da erogare nella busta paga di gennaio 2025, recuperabile come credito dal datore di lavoro. |
Requisiti reddituali |
Spetta ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024. L'imposta lorda sui redditi da lavoro deve essere superiore alle detrazioni fiscali spettanti, escludendo gli incapienti. |
Requisiti familiari |
Necessario avere un coniuge non separato a carico e almeno un figlio a carico, ovvero situazioni equivalenti di genitore solo. |
Variazioni dell'importo |
L'importo del bonus è parametrato al periodo di lavoro maturato nell'anno e sarà soggetto a una aliquota IRPEF ridotta del 23% per il 2024, rispetto al 25% precedente. |
Procedura di richiesta |
Il bonus deve essere richiesto al datore di lavoro, che lo anticiperà e poi lo compenserà con imposte e contributi dovuti. |
Ambito di applicazione |
Lavoro dipendente. Non è chiaro se il bonus sia limitato ai lavoratori stabili o includa anche i precari. |
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