Il decreto del 31 luglio 2015 del Ministero dell’Economia e delle Finanze recante le “Specifiche tecniche e modalità operative relative alla trasmissione telematica delle spese sanitarie al Sistema tessera sanitaria, da rendere disponibili all’Agenzia delle entrate per la dichiarazione dei redditi precompilata” è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 185 dell'11 agosto 2015.
Vengono così arruolati dal Fisco le strutture sanitarie, le farmacie e i medici per diventare parte attiva della seconda fase della dichiarazione 730 precompilata: quella che vede entrare in gioco le spese sanitarie relative al 2015, che confluiranno nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno e che rappresentano la voce più consistente degli oneri fiscalmente detraibili.
Il decreto Mef fa seguito al provvedimento direttoriale delle Entrate del 31 luglio 2015 (n. prot. 103408/2015) con cui sono state individuate le modalità tecniche da parte dell'Agenzia di utilizzo dei dati messi a disposizione dal Sistema tessera sanitaira (Sts), ai fini dell'elaborazione della dichiarazione precompilata.
I soggetti sopra indicati, dunque, saranno chiamati ad implementare direttamente il modello 730 precompilato con le spese sanitarie dei loro assistiti, che dovranno essere trasmesse in via telematica al Sistema tessera sanitaria.
I soggetti interessati dall'obbligo di comunicazione delle spese inerenti alle prestazioni suddette sono: le strutture sanitarie accreditate, come le Asl, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero, i policlinici universitari, le farmacie, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa e gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Tali soggetti possono trasmettere i dati direttamente o anche avvalendosi delle loro associazioni di categoria e di soggetti terzi a tal fine individuati e designati.
I contribuenti, invece, (per motivi di privacy) possono esprimere il loro diniego al fatto che i dati inerenti le spese sanitarie vengano utilizzati per la dichiarazione dei redditi precompilata.
La manifestazione di dissenso può avvenire in diversi modi, rivolgendosi direttamente al medico, farmacista o struttura sanitaria nel momento dell'acquisto dei medicinali o della prestazione sanitaria (comunicando all'operatore sanitario la volontà di opporsi alla trasmissione dei dati al Sts), oppure al Sistema TS dal 1° febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, selezionando autonomamente le proprie spese sanitarie pervenute al Sts per le quali si vuole esprimere l'opposizione all'utilizzo da parte delle Entrate.
Naturalmente con l’opposizione all'utilizzo dei dati relativi ad alcune spese sanitarie si perde il beneficio della loro detrazione.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".