Whistleblowing, modalità di segnalazione per dipendenti Inps

Pubblicato il 14 luglio 2023

Mancano poche ore all’efficacia in Italia della nuova disciplina del whistleblowing; il D.Lgs. n. 24/2023 infatti, emanato in attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, è entrato in vigore il 30 marzo 2023 ma acquista efficacia dal 15 luglio 2023, fatto salvo il termine più ampio del 17 dicembre 2023 per i soggetti del settore privato che abbiano impiegato fino a 249 lavoratori nell'ultimo anno.

Data la grande attualità dell’argomento, anche l’Inps interviene con la circolare n. 64 del 13 luglio 2023 a definire le modalità di segnalazione degli illeciti per i propri dipendenti; per una disamina generale ed esaustiva della materia, si veda invece l’articolo “Whistleblowing: riforma ai nastri di partenza. Cosa cambia”.

Ambito soggettivo

Il D.Lgs. 24/2023 ha introdotto nell’ordinamento italiano, come detto con effetto dal 15 luglio 2023, norme volte a garantire la riservatezza e la tutela dei soggetti che effettuano segnalazioni di violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l’integrità dell'amministrazione pubblica o dell'ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.

In particolare per il settore pubblico, le disposizioni si applicano a:

Le tutele previste dal D.lgs n. 24/2023 si applicano, in senso molto ampio, anche nel caso in cui vengano effettuate segnalazioni o denunce su violazioni acquisite quando il rapporto giuridico non sia ancora iniziato, durante il processo di selezione o il periodo di prova, o successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico.

Le tutele sono estese anche:

Ambito oggettivo

La segnalazione deve riguardare:

Non sono invece oggetto di tutela le contestazioni legate ad un interesse personale relativo ai rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico del segnalante, quelle relative a situazioni già disciplinate in via obbligatoria dagli atti dell'Unione europea o nazionali e quelle relative ad aspetti di difesa o di sicurezza nazionale che non rientrino nel diritto derivato pertinente dell'Unione europea.

Segnalazione dell’illecito da parte dei dipendenti Inps

L’Inps ha istituito al proprio interno la figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), cui la segnalazione può essere inviata mediante l’apposita procedura informatica accessibile dalla homepage della rete intranet seguendo il percorso “Funzioni centrali” > “Direzione centrale Supporto agli Organi e Internal Audit” > sezione “Anticorruzione/trasparenza” > “Whistleblower”.

Attraverso la procedura è possibile, in totale anonimato:

Come opera il RPCT

Nel caso in cui avvisi elementi di non manifesta infondatezza del fatto, il RPCT provvede all’inoltro della segnalazione a soggetti terzi per approfondimenti istruttori in via telematica o direttamente ai seguenti soggetti:

Canale di segnalazione esterna

Resta ferma, peraltro, la possibilità per il dipendente di effettuare una segnalazione all’ANAC se, al momento della presentazione, ricorra una delle seguenti condizioni:

Per le modalità di segnalazione all’Anac, si veda “Whistleblowing: linee guida ANAC tra adempimenti e sanzioni”

Il RPCT provvede poi a fornire riscontro al segnalante entro tre mesi dall'avviso di ricevimento o nel successivo eventuale termine fissato qualora siano necessarie ulteriori attività di accertamento.

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