Vitalizio ipotecario, prestito dalla propria casa in alternativa alla nuda proprietà
Pubblicato il 20 marzo 2015
Nella seduta deliberante del 19 marzo 2015, la commissione finanze del Senato ha approvato definitivamente e senza apportare modifiche al testo passato alla Camera, il
Disegno di legge, firmato da Marco Causi,
sul prestito vitalizio ipotecario.
Il
provvedimento diventa, così, legge e va ad integrare la normativa vigente in materia, consentendo a tutti coloro di età superiore ai 60 anni e in possesso di un immobile di ottenere immediata liquidità, attraverso una forma di
finanziamento, che va a sostituirsi alla nuda proprietà.
Chi è in possesso dei requisiti richiesti può, infatti, ottenere liquidità da un istituto bancario oppure da una società finanziaria, senza perdere la proprietà dell’immobile di residenza.
È possibile, infatti, richiedere l’accesso ad un finanziamento immediato, che consiste in una percentuale del valore dell’immobile in possesso e su tale immobile verrà posta, come garanzia, un’ipoteca.
Cos’è il prestito vitalizio ipotecario
Si tratta di un istituto che ha per oggetto la concessione da parte di aziende e istituti di credito, oltre che da parte di intermediari finanziari, di
finanziamenti a medio e lungo termine con capitalizzazione annuale di
interessi e
spese e rimborso integrale in unica soluzione alla scadenza,
assistiti da ipoteca di primo grado su immobili residenziali, riservati a persone.
Il soggetto ipotecante
non è assolutamente tenuto a lasciare la proprietà del suo immobile.
Il provvedimento consente alle parti di concordare le modalità di rimborso. Sono previste due alternative:
- nessun rimborso, nemmeno per gli interessi, fino alla morte del contraente. Le spese e gli interessi sono capitalizzati e corrisposti solo alla scadenza; se il rimborso non è anticipato dal sottoscrittore è a carico degli eredi;
- r
imborso graduale di interessi e spese, senza applicare la capitalizzazione annuale degli interessi, previo accordo tra il finanziatore e il soggetto finanziato.