In occasione del Consiglio dei ministri che si è tenuto venerdì 19 marzo, l’Esecutivo ha approvato il decreto incentivi. Il provvedimento da 420 milioni di euro di cui 300 destinati al rilancio dei consumi – dopo lunghi mesi di stallo e di rinvii - contiene una serie di misure antievasione e di stimolo alla ripresa. Nello specifico, esso si propone di spronare le dinamiche della ripresa economica attraverso quattro filoni di intervento:
- migliorare la qualità della vita e dell'ambiente, sostenendo “prodotti eco-sostenibili e prodotti industriali che possono migliorare la sicurezza sul lavoro”;
- premiare i settori e le imprese che hanno prodotti innovativi;
- aiutare alcuni settori che ora stanno attraversando un periodo di maggiori difficoltà e incentivare quelli che possono vantare una capacità produttiva nazionale significativa.
Il decreto, coerentemente con la politica portata avanti sino ad ora dal Governo, non avrà alcun impatto sui bilanci della finanza pubblica. La copertura degli aiuti sarà, infatti assicurata dalla lotta all’evasione fiscale, che finora ha mostrato risultati molto soddisfacenti.
Gli aiuti previsti dal decreto incentivi scatteranno dal prossimo 6 aprile fino al 31 dicembre 2010 e si potranno richiedere solo fino ad esaurimento del plafond. I settori che potranno godere degli incentivi sono quelli degli elettrodomestici a basso consumo, delle abitazioni ecologiche, delle moto, delle cucine, delle gru per l'edilizia, dei trattori e dei motori nautici. Entreranno anche altre misure come per esempio: per le emittenti TV locali e l’Internet veloce, le aziende aeronautiche e la cantieristica. Un apposito capito è dedicato al “Piano casa”. Il progetto mira a riqualificare gli edifici con l’ottica di rilanciare l’edilizia. A tal proposito, per esempio, non sarà più necessaria la Dichiarazione di inizio attività (Dia) per i lavori di manutenzione straordinaria. I proprietari di casa che decidessero di avviare i lavori dovranno soltanto comunicare per via telematica l'impresa che si occuperà di realizzarli. Sempre per quanto riguarda l'edilizia, inoltre, il ministro dell’Economia, Tremonti, ha annunciato che dalla prossima settimana sarà attivo un fondo per l'edilizia sociale privata dal valore di 2,5 miliardi.
Per quanto riguarda l’evasione fiscale, il decreto incentivi prevede una stretta nei controlli per combattere le frodi “carosello” sull’Iva e le società “cartiere”. La lotta alle frodi verrà fatta incentrando tutta l’attenzione sulle nuove tecnologie e i sistemi di fatturazione elettronica. Ciò vuol dire che tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di altri soggetti con sede, residenza o domicilio fiscale nei Paesi black list dovranno essere comunicate online all’Amministrazione finanziaria. A tal fine, spetterà al ministero dell’Economia tracciare la mappa dei suddetti Paesi, rivedendo se necessario anche le liste attuali. Attraverso le camere di commercio, inoltre, dovranno essere sottoposte all’attenzione del Fisco anche le delibere di trasferimento sede e di costituzione di società all’estero.
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