Versamenti tra i dubbi

Pubblicato il 02 ottobre 2006

L’articolo 37, comma 49, della legge 248/06 ha imposto ai soggetti titolari di partita Iva di versare dal 1° ottobre 2006 le somme dovute all’Erario e agli enti previdenziali e assistenziali esclusivamente per via telematica. L’Agenzia delle Entrate è intervenuta sull’argomento, oltre che con le due risposte del 15 e del 20 settembre, con la circolare n. 30 di venerdì scorso con cui fornisce alcuni chiarimenti interpretativi circa le disposizioni contenute nell'articolo in questione. In particolare, le Entrate forniscono indicazioni che possono essere utili nell’organizzazione della trasmissione delle distinte di versamento e nei rapporti con i clienti, oltre ad elencare e illustrare le possibili forme di trasmissione. L’Agenzia, inoltre, ha evidenziato i capitoli e gli articoli di bilancio che devono essere indicati nei bonifici effettuati, dai soggetti obbligati all’uso della telematica, per il versamento delle imposte e delle ritenute. Restano, invece, esclusi da tale obbligo i soggetti non titolari di partita Iva, anche se hanno la facoltà di farlo, e i soggetti che, per legge, non possono essere intestatari di un conto corrente quali i protestati e i falliti. Questi soggetti possono continuare ad usare il modello F24 cartaceo oppure possono rivolgersi a un intermediario che, aderendo al Cbi, utilizza per l’addebito il proprio conto corrente. Nella circolare n. 30/2006 sono poi elencate le altre categorie di contribuenti che possono derogare all’obbligo indicato e continuare a fare i versamenti con modello F24 cartaceo presso gli sportelli degli uffici postali, delle banche o dei concessionari della riscossione. Anche i modelli F24 “predeterminati” inviati al contribuente dall’Amministrazione finanziaria e quelli “precompilati” dall’Inps possono essere utilizzati per il versamento presso gli sportelli bancari, postali o presso un concessionario. La norma è finalizzata ad una più efficiente gestione dei versamenti di imposte, contributi e premi assicurativi, in modo che i relativi dati siano immediatamente disponibili all'Amministrazione finanziaria a vantaggio degli stessi contribuenti.

Di fronte alle preoccupazioni avanzate dai contribuenti e da tutti gli intermediari abilitati, dichiaratisi non pronti ad aderire alle modalità di versamento telematico nei brevi tempi indicati dalla Legge di conversione, è intervenuta la commissione Finanze della Camera che, con la risoluzione n. 8-00012, del 26 settembre raccomandato al Governo una partenza “morbida” dell’F24 online. Per il sottosegretario all’Economia, Mario Lettieri, la proroga dal 1° ottobre 2006 al 1° gennaio 2007 “intende agevolare solo i piccoli contribuenti Iva non le grandi società che sono già organizzate”. Purtroppo, l’invito è rimasto privo di supporto giuridico, dal momento che non c’è, ad oggi, alcun esplicito rinvio sia nel Dl collegato alla Finanziaria sia nella circolare n. 30 dell’Agenzia. Rimane, ora, da verificare se e con quali misure il Governo accoglierà l’invito della Commissione Finanze.

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