In sede di contenzioso tributario, assumono valenza probatoria le dichiarazioni rese dai subappaltatori dell’azienda a cui il Fisco ha contestato la maggiore Iva. Le dichiarazioni rese durante un’indagine penale possono, infatti, assumere una portata indiziaria importante, anche se non accompagnate da prove corroboranti e indurre il giudice a fare una valutazione globale degli indizi disponibili. Al punto che, nel caso in cui il giudice stesso decida di non utilizzare le suddette dichiarazioni deve fornire la ragione della loro inattendibilità. Altrimenti, le dichiarazioni rese in sede penale da amministratori di società coinvolta nel contenzioso tributario assumono il valore probatorio proprio degli elementi indiziari e “se rivestano i caratteri di gravità, precisione e concordanza di cui all'art. 2729 cod. civ., danno luogo a presunzioni”.
Questo è il principio di diritto reso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. n. 5746 del 10 marzo 2010.
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