Valle di Susa, Ddl per zona franca extradoganale montana

Pubblicato il 13 febbraio 2025

In Italia esistono già aree esentasse, tra cui territori extradoganali e depositi liberi: tra i più famosi ci sono Campione d’Italia, Livigno, alcune parti della provincia di Gorizia, le acque italiane del lago di Lugano, e regolazioni particolari nei Comuni vicini a Gorizia e in Valle d’Aosta.

Attualmente, un nuovo progetto di legge – Ddl 994 - è all'esame della commissione Finanze del Senato, il quale propone la creazione di una zona franca montana per promuovere lo sviluppo della Valle di Susa, in Piemonte.

Valle di Susa: situazione

Ci sono stati periodi in cui l'economia nel territorio della Valle di Susa si è progressivamente indebolita, nonostante la presenza di ampi investimenti infrastrutturali che, sebbene diffusi su tutto il territorio della Valle, non hanno avuto un impatto significativo sulla sua vitalità economica, sociale e demografica. Negli ultimi trent'anni, la deindustrializzazione ha avuto effetti devastanti: le grandi aziende del territorio hanno cessato l'attività, migliaia di operai e tecnici sono stati espulsi dal mercato del lavoro e, col tempo, i grandi stabilimenti sono stati in parte rimpiazzati da piccole imprese che, a loro volta, hanno chiuso o sono state delocalizzate.

L'articolo 1 stabilisce la creazione di una zona franca extradoganale montana, chiamata "ZFEM", per una durata di vent'anni. Questi territori saranno considerati extradoganali e saranno istituiti come zona franca a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello in cui la legge entra in vigore.

Tra i Comuni menzionati: Bardonecchia, Chiomonte, Moncenisio, Claviere, Sestriere, Sauze d’Oulx.

Agevolazioni per le imprese

Per le aziende situate nella zona franca, il Ddl 994 prevede i seguenti incentivi e vantaggi fiscali:

Disposizioni a favore dei comuni della Zona franca

Per un periodo di venti anni, i comuni inclusi nella ZFEM riceveranno:

a) il 30 percento dei ricavi ottenuti dalla tariffazione del servizio idrico integrato;

b) il 30 percento dell'energia elettrica generata dagli impianti localizzati nella ZFEM, oppure un equivalente valore in denaro.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Novità sulla compilazione della Certificazione Unica 2025

13/02/2025

Certificazione Unica 2025: le principali novità

13/02/2025

Pescatori autonomi: contributi Inps 2025

13/02/2025

Gestione separata Inpgi: ecco i contributi 2025

13/02/2025

Milleproroghe 2025: intesa su rottamazione quater. Esclusa la proroga del CPB

13/02/2025

Agevolazioni prima casa: vendita anticipata e comune di riferimento per rientro in Italia

13/02/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy