Anche se è stato firmato lo scorso 10 giugno, il Dcpm dell’Economia che ha prorogato la scadenza di Unico 2010 non è ancora stato pubblicato in “Gazzetta Ufficiale”. Per i contribuenti soggetti agli studi di settore slitta al 6 luglio la scadenza per i versamenti di Unico senza maggiorazione dello 0,40% e al 5 agosto quella per il pagamento con la maggiorazione.
Per i contribuenti non soggetti agli studi di settore rimaneva, invece, fermo il termine del 16 giugno 2010 per eseguire i versamenti a saldo delle imposte e dei contributi 2009 e a titolo di acconto della prima rata 2010, senza la maggiorazione dello 0,40%. L’aumento è dovuto per questi stessi soggetti che pagano dal 17 giugno al 16 luglio 2010. Anche per i contribuenti che applicano il regime dei minimi rimangono fermi gli ordinari termini per i versamenti.
Il differimento si estende a tutti i versamenti legati al termine per i pagamenti risultanti da Unico. L’indicazione dello slittamento dei versamenti ha, però, generato una svista per quanto riguarda gli interessi da calcolare sui contributi dovuti da artigiani e commercianti. Nella circolare 73/2010 dell’Inps, al paragrafo 4 “rateizzazioni” si parla di un tasso per il calcolo dei suddetti interessi dello 0,5% mensile, pari al 6% annuo, mentre già dall’anno scorso la soglia era stata abbassata al 4% annuo, corrispondente allo 0,33 mensile. Si auspica un pronto intervento di rettifica da parte dell’Istituto previdenziale.
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