Una chance per chi sbaglia

Pubblicato il 24 giugno 2009
Per la Cassazione – sentenza n. 14586 del 22 giugno 2009 – nelle ipotesi di licenziamento per giusta causa, il giudice deve valutare la proporzionalità tra fatto e addebito, prendendo in esame “il grado di affidamento richiesto alle mansioni del dipendente, le precedenti modalità di attuazione del rapporto e la sua particolare tipologia”. Così, il comportamento di un dipendente che si era allontanato immotivatamente dal posto di lavoro senza che mai, in precedenza, avesse creato problemi al datore di lavoro, è stato giudicato dalla Corte non sanzionabile con il licenziamento proprio in considerazione del fatto che fino a quel momento la carriera del lavoratore era stata limpida e senza possibilità di compromissione del rapporto di fiducia con l'azienda. Accolto, con rinvio, il ricorso del dipendente, spetterà ora ai giudici di merito rivalutare la vicenda in considerazione di quanto sottolineato dalla Corte di legittimità.
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