Un Disegno di legge per aumentare la produttività della giustizia civile
Pubblicato il 10 febbraio 2011
L'Esecutivo, nella seduta di ieri 9 febbraio 2011, ha approvato, previa relazione del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, un disegno di legge contenente alcune misure specifiche per incrementare la funzionalità del sistema giudiziario civile e ridurre la durata dei processi.
Ai sensi del testo di riforma viene prevista la nomina di ben 600 giudici ausiliari, scelti tra magistrati in pensione e avvocati dello Stato, che avranno la funzione di affiancare i giudici in servizio allo scopo esclusivo di definire le cause pendenti più risalenti; detti ausiliari verranno retribuiti con un gettone per ogni causa definita.
Introdotta anche la possibilità, per gli uffici giudiziari, di stipulare convenzioni con università, avvocati e scuole di specializzazione al fine di consentire ai laureati in giurisprudenza più meritevoli di svolgere un anno di praticantato con pieno valore legale presso gli Uffici giudiziari.
Per i presidenti dei Tribunali, viene fatto obbligo di procedere ad una programmazione annuale del lavoro per la riduzione del contenzioso e contestuale individuazione di corsie preferenziali per i processi più datati.
A livello procedurale, viene introdotta la possibilità che l'organo giudicante decida le cause con una motivazione semplificata, fermo restando il diritto delle parti che non sono soddisfatte della decisione di richiedere la motivazione estesa; semplificata anche la decisione in appello attraverso la possibilità di pronuncia contestuale e di delega degli atti istruttori ad un solo componente del collegio.