C'è tempo fino al 31 maggio per gli enti non operativi di sciogliersi o trasformarsi in società semplici con la disciplina introdotta dalla Finanziaria 2007. Le società alle quali è riservata l'opzione sono quelle che, nell'esercizio in corso al 4 luglio 2006, sono considerate non operative, che dichiarano in Unico 2007 un reddito non inferiore ai parametri di legge. Destinatarie anche le società dette di comodo, per il fatto che hanno realizzato ricavi inferiori alle soglie, che non hanno dovuto integrare il reddito poiché l'importo contabile supera quello minimo. Inoltre, possono accedere alla disciplina agevolata le società che si trovavano nel primo periodo d'imposta alla data del 4 luglio 2006. Un dubbio in merito alla norma riguarda i contribuenti con ricavi e proventi al di sotto dei minimi con risposta favorevole all'interpello disapplicativo presentato alla Dre e che non sono tenuti ad applicare le regole delle società di comodo per il 2006. In particolare, il problema si pone per quelle società che hanno spedito l'istanza nelle ultime settimane e che alla data del 31 maggio non ne avranno ricevuto l'esito e che perciò saranno costrette ad assoggettare lo scioglimento o la trasformazione deliberati all'imposizione ordinaria. Si auspica, dunque, da parte dell'Agenzia un'interpretazione più elastica delle regole che consenta di usufruire dell'agevolazione anche in caso di interpello positivo.
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