Transfer pricing, documentazione entro il 28 dicembre

Pubblicato il 01 dicembre 2010 In occasione del convegno che si è tenuto a Milano, il giorno 30 novembre, sul tema “Gli oneri documentali dei prezzi di trasferimento”, Luigi Magistro, direttore centrale accertamento dell'Agenzia delle Entrate, ha ribadito l’importanza del dialogo tra Fisco e contribuenti ed ha sottolineato la necessità di superare la via del contenzioso, in questi ultimi anni sempre più frequente.

In quest’ottica, dunque, sono state fornite alcune indicazioni utili in materia di transfer pricing, in attesa che vengano ufficializzate le dead line con una prossima circolare.

Magistro ha confermato la scadenza del 28 dicembre prossimo per l’invio della documentazione sul transfer pricing. Non sono stati lasciati margini di spazio per una eventuale proroga. Anzi, si è ribadito che la collaborazione dei contribuenti che comunicano con l’Amministrazione finanziaria entro la data indicata, sarà in un certo qual modo premiata. Si tratta, infatti, di un onere e non di un obbligo. Dunque il rispetto della scadenza, anche se la documentazione presentata non è perfettamente in regola, farà sì che nei confronti delle imprese che comunicheranno al Fisco il possesso della “transfer pricing documentation” relativamente agli anni pregressi (2006-2009), sarà assicurata una certa elasticità valutativa in caso di controlli. La finalità è, comunque, quella di premiare la buona fede e la volontà di “aprirsi” ai verificatori. Inoltre, è riconosciuta la possibilità, relativamente agli anni trascorsi, di detenere la documentazione solo relativamente a una o più annualità e non necessariamente a tutte.

Questo il commento di Magistro al convegno di ieri: “Tenuto conto che è ormai consolidato il criterio secondo cui la selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo debba basarsi su una precisa analisi di rischio, l'adozione della t.p. documentation andrà certamente a costituire in futuro un punto a favore del contribuente nel valutare il suo indice di cooperazione. Ciò ovviamente non significa che chi presenta la comunicazione sarà esentato dalle verifiche”; per chi, però, non la presenta sembra profilarsi un’intensificazione dei controlli.
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