Traguardo, in CDM, per il Dl sviluppo
Pubblicato il 16 giugno 2012
Il Consiglio dei ministri del 15 giugno 2012 ha dato il via libera al
decreto Sviluppo del ministro Passera, adottando la formula "salvo intese", che significa che il provvedimento è suscettibile di possibili modifiche. Come preannunciato, sono state prese iniziative in campo bonus fiscali, srl semplificate, mini bond per pmi.
E' stata anche reintrodotta l'Iva per le imprese costruttrici; pertanto le imprese che costruiscono o ristrutturano gli immobili hanno possibilità di vendere con l'applicazione dell'Iva anche dopo che sono trascorsi cinque anni dall'ultimazione dei lavori; sono tenute, però, a dichiarare tale volontà nell'atto di vendita.
In merito alle agevolazioni Irpef su lavori di ristrutturazione e per la riqualificazione energetica, il Cdm ha allineato i due benefici ad una percentuale del 50%. Le ristrutturazioni godranno, fino al 30 giugno 2013, di un aumento della soglia di detrazione dal 36 al 50%, per lavori fino a 96.000 euro (finora limitati a 48.000). Mentre per il bonus sull'efficienza energetica degli edifici – che resta al 55% fino al 31 dicembre 2012 - si registra una riduzione al 50%, ma, dall'altro lato, viene prorogato fino al 30 giugno 2013.
In tema di Srl semplificata, il decreto del Governo ha spazzato via i limiti di età. Vengono, infatti, ammessi a costituire la Srls tutte le persone fisiche, anche over 35 anni. Il motivo dell'apertura è da ricercare nel problema che si sarebbe creato quando i soci avrebbero superato il limite anagrafico e la società avrebbe dovuto subire la trasformazione in società ordinaria. Per il resto nulla è stato mutato: viene richiesta la costituzione con atto notarile secondo modelli standard (quindi non si può creare la Srls se è necessario uno statuto per disciplinare casi particolari); capitale sociale tra 1 euro e 10.000 euro. La differenza tra Srls formate da soci sotto i 35 anni e e società formate da soci di età superiore è che in quest'ultimo caso non è prevista l'esenzione dall'imposta di bollo e l'onorario del notaio sarà limitato alle spese generali.
Uno sconto del 35% del costo del lavoro, sotto forma di credito d'imposta, viene riconosciuto alle imprese che assumono personale in possesso di dottorato di ricerca o di laurea magistrale in ambito tecnico scientifico. Il beneficio trova il limite delle risorse stanziate che, per il 2012, sono pari a 25 milioni di euro, mentre, a partire dal 2013, si assestano a 50 milioni di euro.
I datori di lavoro interessati devono assumere il personale con contratto a tempo indeterminato e mantenerlo per almeno 3 anni, pena la decadenza dal bonus; per applicare il credito d'imposta l'impresa deve presentare un'istanza, secondo modalità che verranno stabilite con decreto ministeriale. La domanda andrà asseverata da un professionista iscritto al registro dei revisori contabili o, se presente, dal collegio sindacale.
Il credito d'imposta del 35% del costo aziendale, sostenuto per ogni singola assunzione, trova il limite massimo di 200.000 euro annui a impresa.
Infine, le piccole e medie imprese non quotate potranno ampliare le possibilità di ricorso al finanziamento attraverso l’emissione di strumenti a breve termine (cambiali finanziarie) e a medio e lungo termine (obbligazioni e obbligazioni partecipative subordinate). Sono richiesti alcuni requisiti: assistenza di uno sponsor, certificazione dell'ultimo bilancio e circolazione dei titoli tra investitori qualificati.