Torna, per chi preferisce, l'Imu in due rate
Pubblicato il 18 aprile 2012
Sarà il contribuente a scegliere come suddividere il versamento Imu 2012 sulla prima casa: l'ultimo emendamento accolto dalla commissione Finanze della Camera in sede di esame del D.L. fiscale – n.
16/2012 – prevede che l'imposta sull'abitazione principale si paghi in tre rate o in due. Per gli altri immobili resta ferma la suddivisione in acconto (a giugno) e in saldo (a dicembre).
Queste le possibilità per i possessori di prima casa:
- il 18 giugno 2012 versare il 33% dell'imposta (da calcolare con aliquota base dello 0,4%),
- il 17 settembre 2012 versare un ulteriore 33%,
- il 17 dicembre 2012 versare il 33%, cui va aggiunto il conguaglio derivante dall'aumento di aliquota deciso dai Comuni;
oppure
- il 18 giugno 2012 versare il 50% dell'imposta (da calcolare con aliquota base dello 0,4%);
- il 17 dicembre 2012 versare il 50%, cui va aggiunto il conguaglio derivante dall'aumento di aliquota deciso dai Comuni.
Le correzioni apportate ricomprendono fra le abitazioni principali quelle degli anziani, se non locate, che dimorano in istituti di cura ed entrambe le case di coniugi, con dimora abituale e residenza anagrafica in due comuni diversi.
Nell'emendamento anche la possibilità che i comuni decidano di considerare abitazione principale l'immobile posseduto, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, da cittadini residenti all'estero, purchè il fabbricato non sia locato.
Circa le modalità di pagamento dell'Imu, fermo l'utilizzo del modello F24, è stato specificato che il bollettino postale potrà ancora essere utilizzato ma solo per i versamenti dal 1° dicembre 2012.
Altri ritocchi al Dl fiscale sono:
- la possibilità per lavoratori dipendenti, assimilati e pensionati privi del sostituto di imposta, di farsi assistere dai Caf e dai professionisti abilitati per le dichiarazioni dei redditi dell'anno 2011;
- l'esenzione totale per borse di studio;
- la modifica della norma sulla pignorabilità degli stipendi: rimane solo l'escussione pari ad un decimo per somme fino a 2.000 euro; oltre tale limite la pignorabilità è ammessa nella misura di un quinto;
- l'introduzione di una tassa sulle “isole minori”, ossia un’imposta di sbarco alternativa alla tassa di soggiorno, fino a 1,50 euro. Esenzione per residenti e lavoratori o studenti pendolari;
- l'istituzione di un limite - 15.000 euro – quale deroga al divieto di pagamento in contante sopra i 1.000 euro, per i turisti non europei che vengono in Italia;
- l'esenzione dall'imposta sulle barche per i cittadini che vivono in mare per problemi di salute;
- la proroga, dal 16 maggio al 16 luglio, del termine per il versamento dell’imposta di bollo speciale sulle attività scudate.