Tirocini erogati dai consulenti del lavoro con delega

Pubblicato il 16 febbraio 2010

Dal 1° gennaio 2010 i Consulenti del lavoro che hanno ottenuto la delega della Fondazione Lavoro hanno la possibilità oltre che di svolgere attività di intermediazione, ricerca e selezione e ricollocamento professionale, anche di erogare tirocini formativi e di orientamento, senza dover passare ancora dai centri per l’impiego. Si tratta di una semplificazione importante che ha avuto molto successo come indicano i dati relativi ai primi giorni del nuovo anno, che mostrano un forte attivismo da parte dell’intera categoria. Solo nelle prime due settimane del 2010, infatti, sono stati avviati oltre 650 tirocini formativi e di orientamento, con notevole vantaggio per le imprese.

La facoltà di riconoscere la possibilità di erogare tirocini formativi e di orientamento è stata riconosciuta ai consulenti delegati, lo scorso novembre, dal ministero del Lavoro che ha dato risposta positiva ad un quesito posto dall’Inail circa l’assimilazione della Fondazione alle strutture pubbliche con competenza in materia di collocamento sul lavoro.

Si ricorda che il tirocinio è un periodo di formazione on the job, che può realizzarsi presso un'azienda, un ente pubblico o uno studio professionale, con l'obiettivo di agevolare le scelte professionali dei soggetti che abbiano già assolto all'obbligo scolastico, mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Esso non prevede una retribuzione né l’obbligo di assunzione finale del tirocinante. Cioè, di fatto, non può essere assimilato ad un rapporto di lavoro, anche se è prevista la possibilità da parte dell’azienda di riconoscere al tirocinante un rimborso. Il rapporto di tirocinio viene regolato da una convenzione tra chi procede all’attivazione dello stage, l’azienda che ospita il tirocinante e il tirocinante stesso.

Con la nuova veste di intermediario diretto assunta dal consulente del lavoro, tutta la procedura si semplifica e non è più necessario portare moduli oppure passare attraverso i centri per l’impiego. Dunque, il consulente viene contattato direttamente dall’imprenditore o dal manager che dichiara di voler avviare un tirocinio. Attraverso una procedura telematica, il consulente compila il modello – disponibile su un’area riservata del sito della Fondazione – e avvia la richiesta di attivazione del tirocinio. La Fondazione, valutata la correttezza di tutta la procedura e della richiesta, elabora la convenzione di tirocinio e il progetto formativo che viene rinviato al consulente. La procedura si considera completa dopo le firme dell’azienda ospitante e del tirocinante. Per ultimo, la Fondazione che ha ricevuto tutta la documentazione completa, ne invia copia alla Regione e alla Direzione provinciale del lavoro.

Infine, si ricorda che il giorno 17 febbraio, in collegamento con i Consigli provinciali dell'Ordine dei consulenti del lavoro, andrà in onda una teleconferenza in diretta via satellite in collaborazione con Class, organizzata dalla Fondazione Studi e dalla Fondazione consulenti per il lavoro con il patrocinio del Consiglio nazionale dell'Ordine. Il tema sarà quello riguardante l’organizzazione e la realizzazione di un percorso di tirocinio con le problematiche fiscali e previdenziali che ne derivano.

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