Tfr, sui modelli fai-da-te conferma entro domani

Pubblicato il 02 marzo 2007

I lavoratori che hanno optato per la previdenza integrativa entro il 31 gennaio scorso con modulistica non ufficiale hanno tempo fino a domani per riconfermare la scelta sui moduli Tfr1 o Tfr2. Lo precisa una nota del ministero del Lavoro, in cui sono contenuti chiarimenti circa la sanatoria introdotta dal decreto Lavoro-Economia del 30 gennaio 2007, che attua il comma 765 della legge 296/06 (Finanziaria 2007). In tal modo, è stata offerta una possibilità per salvaguardare le scelte che molti lavoratori hanno fatto a gennaio usando i moduli fai-da-te distribuiti dalle aziende prima che il Ministero li sostituisse con quelli ufficiali. Chi vuole salvare la decorrenza dei versamenti ai fondi deve, quindi, riformulare la scelta entro un termine: il modello Tfr1 (riservato a chi era già assunto al 31 dicembre 2006) e Tfr2 (per i neoassunti dal 1° gennaio 2007) deve essere compilato entro 30 giorni dalla pubblicazione del Dm 30/1/2007 sulla “Gazzetta Ufficiale” del 1° febbraio. L’ultimo giorno per mettersi in regola è, dunque, proprio domani 3 marzo. Tuttavia, è opportuno fare una precisazione: la sanatoria vale solo per i lavoratori che a gennaio, oltre a compilare i moduli fai-da-te delle aziende, si erano anche iscritti ai fondi pensione. Il comunicato di ieri non scioglie tutti i dubbi sulla gestione del Tfr, dal momento che non precisa - come in precedenza la norma - cosa accade se la riconferma non venga compiuta nei termini, ma in ritardo.

In materia di scelte in tema di previdenza complementare si può affermare che per ora è possibile aderire solo a forme pensionistiche nazionali, ma non si esclude che presto si potrà scegliere anche di destinare il proprio Tfr ad una forma pensionistica complementare fuori dell’Italia. E’ in attesa di pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”, infatti, un provvedimento (licenziato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio 2007) che dà attuazione alla direttiva comunitaria n. 2003/41/Ce in tema di attività di supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. Il provvedimento disciplinerà l’attività transfrontaliera delle forme pensionistiche complementari.

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