Si è tenuto il 13 settembre, presso la Camera, il convegno "Testamento Solidale. Una tradizione che guarda al futuro", organizzato dal Comitato testamento solidale e dal Consiglio nazionale del Notariato.
Fanno parte del Comitato ben 16 enti non profit tra i quali ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma.
Nel corso dei lavori, sono state presentate due ricerche - di cui una, sulla popolazione italiana, di GfK per il Comitato Testamento Solidale, e l’altra su un campione rappresentativo di notai italiani - attraverso le quali è stato illustrato il mutato atteggiamento, nel Paese, nei confronti dei citati “testamenti solidali”.
Per testamento solidale si intende, in particolare, il lascito con il quale si indirizzano i beni verso una causa cosiddetta benefica.
Dai dati rilevati nei due studi è emerso che, in 4 anni, si è avuto un incremento del 55% della propensione degli italiani al lascito solidale. Ad oggi, i testamenti solidali riguarderebbero il 14% degli italiani, per un valore stimato in 1,1 miliardi di euro.
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