Telefisco 2015, i dubbi di contribuenti e professionisti al vaglio delle Entrate

Pubblicato il 30 gennaio 2015 Nel corso del tradizionale appuntamento annuale di Telefisco – il convegno organizzato dal Sole 24 Ore, giunto alla 24° edizione e dedicato alle principali novità tributarie del 2015 – a cui ha partecipato, tra gli altri, anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, è stata data la notizia della partenza ufficiale dell’operazione sul rientro dei capitali.

Al via la Voluntary disclosure

Il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria di attuazione della procedura di collaborazione volontaria di cui alla Legge n. 186/2014, che definisce le modalità di presentazione dell’istanza e quelle di pagamento dei relativi debiti tributari, oltre ad approvare il modello che deve essere utilizzato per aderire alla sanatoria, con le relative istruzioni di compilazione, dovrebbe essere pronto proprio per il giorno 30 gennaio 2015.

Una volta pubblicato il provvedimento sul proprio sito internet, l’Agenzia provvederà ad emanare una circolare esplicativa, con la quale chiarire tutti gli aspetti dubbi.

In un contesto normativo sempre più sfavorevole all’evasione fiscale e al segreto bancario e sulla scia di analoghe operazioni intraprese con successo all’estero, le aspettative del numero uno delle Entrate sull’operazione di Voluntary disclosure sono molto positive, con segnali incoraggianti sia per quanto riguarda l’adesione alla procedura che sul buon esito in termini di gettito.

Secondo la Orlandi, infatti, “la nostra azione punta a contrastare la frode e l'evasione che lede la concorrenza tra imprese evitando il più possibile, per quanto la legge ce lo consenta, rilievi di tipo formale documentale e questioni che tutto sommato in un'attività di contrasto come quella che noi stiamo conducendo sono meno rilevanti”.

Lotta all’evasione fiscale

Tutto l’interesse è dunque concentrato sulla lotta all’evasione fiscale. La soddisfazione per i risultati dello scorso anno, con dati consuntivi che hanno superato le aspettative e che hanno evidenziato il buon operato degli uffici, ha portato il direttore dell'Agenzia a rassicurare sul fatto che il Fisco italiano non ha alcuna intenzione di infierire sui contribuenti “per bene” e anche per quanto riguarda l’uso del redditometro non si evidenzia alcun accanimento e nessun desiderio di formalismi da parte degli uffici.

Si tratta, in definitiva, di un buon strumento di misura, ma non è l’unico strumento che viene preso in considerazione: nel caso in cui dovessero emergere forti incongruenze, si va in contraddittorio su elementi concreti.

Studi di settore

Sugli studi di settore è stato ribadito il fatto che l’imprenditore non è obbligato ad adeguarsi se ci sono ragioni certe e documentali che non lo richiedono. Su tale aspetto è intervenuto anche il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Gerardo Longobardi, che ha avanzato la richiesta della categoria di rivedere profondamente gli studi di settore per i professionisti, che si trovano in situazioni di difficoltà di cassa a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dei clienti. La Orlandi, al riguardo, si è detta possibilista.

Certificazione unica e ravvedimento

Nel Corso di Telefisco non sono, poi, mancati i chiarimenti ai dubbi riguardanti la dichiarazione precompilata e la nuova Certificazione unica.

Sul 730 precompilato è stato ribadito il carattere rivoluzionario del modello, che consente al contribuente una volta controllata la dichiarazione di ritenersi libero da ogni altro obbligo.

Per quanto riguarda la Certificazione unica, invece, arriva l’importante chiarimento secondo il quale non è possibile avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso per correggere errori ed omissioni inerenti la tempistica dell’invio dei dati oppure gli eventuali errori di compilazione. Ogni rettifica potrà avvenire solamente trasmettendo una nuova certificazione entro i cinque giorni successivi alla scadenza prevista, che è fissata al 7 marzo 2015.
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