Tassabile la plusvalenza da cessione immobili posseduti da meno di cinque anni
Pubblicato il 05 maggio 2011
Il trattamento tributario delle plusvalenze realizzate in sede di cessioni di immobili acquistati o costruiti da non più di cinque anni, ai sensi della lettera b), comma 1, dell'articolo 67, Dpr n. 917/1986, è l’oggetto di un'interrogazione parlamentare presentata in Commissione Finanze della Camera, il 4 maggio 2011.
Nel question time, è stato chiesto quale fosse il corretto trattamento fiscale da applicare alla plusvalenza realizzata dalla cessione di un fabbricato da demolire. L’Onorevole Viale, nel rispondere, ha tenuto a precisare che per la tassazione della plusvalenza emergente dalla cessione di un fabbricato da demolire, anche parzialmente, si deve considerare se l'oggetto della stessa è la costruzione o l'area edificabile sulla quale la stessa costruzione insiste.
Dunque, al fine di fornire una risposta esauriente è stato posto l’accento sulla cosiddetta “
destinazione del bene”, che risulta essere l'elemento distintivo al fine di tassare o meno la plusvalenza da cessione di un fabbricato da demolire.
Di conseguenza, la conclusione cui si giunge, richiamando il citato articolo 67 del Tuir (lett. b), comma 1), è che la cessione dell'immobile realizza una plusvalenza tassabile solo se emerge l'intento speculativo del contribuente, che si deve presumere esistente se la cessione avviene nell'ambito di un quinquennio o se l'oggetto della cessione è un'area edificabile; viceversa, risulta essere esente da tassazione la plusvalenza realizzata dalla cessione di immobili posseduti da più di cinque anni.