Tasi: dai calcoli base il nuovo tributo frutterà ai Comuni più della vecchia Imu

Pubblicato il 21 ottobre 2013 Nella relazione tecnica della Legge di Stabilità si legge a chiare lettere che la nuova Tasi vale più dell’Imu sull’abitazione principale, che il nuovo tributo andrà a sostituire dal 2014.

Alle casse dei Comuni dovrebbero arrivare infatti 3.764 milioni di euro, contro i 3.331 milioni frutto della vecchia imposta municipale applicata con aliquota del 4 per mille, senza contare le ulteriori potenzialità di crescita che le regole sul nuovo tributo potranno mettere in pratica.

I conti ufficiali si basano, infatti, sull’aliquota base dell’1 per mille senza tener conto che i tetti massimi sono molto più alti e potrebbero incidere diversamente sui risultati finali.

È da ricordare che la Tasi, che serve a coprire i costi per i servizi indivisibili, insieme alla Tari, che copre i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati da smaltire, fanno parte della nuova Trise: il tributo sui servizi comunali che tutti i contribuenti saranno tenuti a pagare dal prossimo anno.

La Tasi è dovuta da tutti coloro che detengono a qualsiasi titolo fabbricati, aree scoperte ed edificabili ed anche da coloro che sono titolari di immobili adibiti ad abitazione principale e finora esonerati dall’Imu. Anche quest’ultimi saranno tenuti a versare l’imposta con l’aliquota massima del 2,5 per mille, calcolata sul valore dell’immobile derivante dalla rendita catastale rivalutata.

Inoltre, anche nel caso di più possessori o detentori dell’immobili, tutti saranno tenuti al pagamento del tributo, mentre nel caso di detenzione temporanea (per un periodo non superiore a sei mesi nel corso dell’anno solare), l’obbligazione è dovuta dal titolare dell’immobile.

La tassa sui servizi, infine, deve essere pagata anche dall’inquilino in misura variabile dal 10% al 30%. Saranno i singoli Comuni a scegliere la percentuale di tassazione da applicare, stabilendola con apposito regolamento. Il calcolo del tributo dovrà essere effettuato sul valore dell’immobile preso come riferimento per la determinazione dell’Imu.
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