Dalle diverse prese di posizione dei giudici, anche della Cassazione, nascono profonde incertezze per il contribuente sull’impugnabilità del diniego di autotutela del Fisco. Secondo di Sondrio – sentenza 41 del 6 novembre 2006 – il giudice può annullare il diniego di autotutela e rettificare la somma richiesta al contribuente dal Fisco con cartella di pagamento emessa a seguito di avviso di accertamento divenuto definitivo. Viceversa, per di Brescia – sentenza 47/2006 – l‘esercizio dell’autotutela è facoltà dell’amministrazione e non fa sorgere diritti azionabili con ricorso. E’ pertanto inammissibile il ricorso proposto contro il diniego poiché non rientra tra gli atti tassativamente indicati dall’articolo 19 del Dlgs 546/1992. A maggior ragione se l’istanza di riesame viene presentata a seguito di un avviso di accertamento resosi definitivo. Infine, per – sentenza 16776 del 10 agosto 2005 – il giudice è competente ogni qual volta si converta di uno specifico rapporto tributario. Tuttavia, permane il dubbio che il diniego di autotutela possa venire considerato atto impugnabile.
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