Sui bilanci condanna della Corte Ue

Pubblicato il 09 marzo 2007

Ieri, l’Italia è stata condannata dai giudici della Corte di giustizia Ue per il mancato recepimento della direttiva sui bilanci annuali e consolidati di banche, assicurazioni e altri istituti finanziari (direttiva 51/03). Con la sentenza, relativa alla causa C-161/06, si è conclusa la procedura di infrazione avviata nel 2005, per il mancato recepimento delle disposizioni comunitarie che introducono il restyling dei documenti da allegare ai bilanci. Nelle more del procedimento europeo, il Governo italiano ha comunque approvato, nel Consiglio dei ministri del 25 gennaio 2007, il decreto legislativo di recepimento della direttiva 51/03, che è ancora in attesa di pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”. La sanzione della Ue dovrebbe fare accelerare tale pubblicazione, sottraendo il nostro Paese allo stato di inadempimento in cui ancora versa. La sentenza di ieri ha carattere dichiarativo in quanto con essa accerta il mancato adempimento di uno Stato membro a un obbligo ad esso derivante dal diritto comunitario. Anche se nel Trattato non è fissato alcun vincolo per l’esecuzione della sentenza, l’esigenza fondamentale dell’applicazione del diritto comunitario impone, però, tempi brevi.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Fringe benefit: guida alle novità 2025

16/01/2025

CCNL Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro - Stesura del 20/12/2024

16/01/2025

Legge di bilancio 2025: focus su norme per l’Irpef

16/01/2025

Moda, chimica, ceramica artigianato Conflavoro: nuovi minimi e una tantum

16/01/2025

Dalla legge di bilancio novità per l’Irpef 2025

16/01/2025

Fringe benefit e mobilità territoriale: le nuove soglie di esenzione fiscale

16/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy