Studi professionali Accordo detassazione

Pubblicato il 10 dicembre 2016

E' stato sottoscritto il 6 dicembre 2016 l'accordo quadro tra Confprofessioni e sindacati, che consentirà agli studi professionali di accedere alla detassazione dei premi di produttività. Tale accordo recepisce le disposizioni della Stabilità per il 2016, che aveva reintrodotto la misura agevolativa a favore dei lavoratori che nell’anno precedente abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente fino a 50mila euro.

In virtù di tale intesa, il beneficio della tassazione agevolata Irpef al 10% si potrà applicare retroattivamente a tutte le somme erogate in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione a partire dal 1° gennaio 2016. Il lavoratore potrà scegliere di percepire il premio di produttività, interamente o parzialmente, anche sotto forma di beni e servizi di welfare, e in tal caso, lo sconto fiscale potrà essere totale.

Efficacia retroattiva

Per poter accedere al beneficio dell'Irpef agevolata è necessaria l'esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Pertanto, saranno le rappresentanze regionali a tradurre in accordo territoriale quanto previsto dall'intesa quadro nazionale. L'accordo avrà valore retroattivo e si applicherà a tutte le somme erogate in relazione ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione a partire dal 1° gennaio 2016.

Agevolazione per lavoratori dipendenti

La detassazione è riservata soltanto al settore privato e ai lavoratori dipendenti e ne è escluso il settore pubblico.

La detassazione Irpef al 10% è da applicare ai cosiddetti premi di produttività, ossia alle somme percepite da lavoratori titolari di reddito di lavoro dipendente fino a 50mila euro nell'anno precedente: tale limite è più alto rispetto al passato, quand'era pari a 40 mila euro.

La detassazione opera fino all’importo di 2 mila euro lordi di premi, elevato a 2.500 euro laddove ci sia coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

I suddetti limiti sono stati ampliati dalla nuova Legge di Bilancio per il 2017 e sono destinati ad essere applicati nel nuovo accordo siglato fra le parti sociali a partire dal prossimo anno.

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