Studi di settore, online le bozze dei modelli 2016

Pubblicato il 18 gennaio 2016

Tra gli obiettivi indicati dal ministro dell'Economia e delle Finanze all'Amministrazioni finanziaria nell'atto di indirizzo 2016-2018, al fine di migliorare il rapporto tra il Fisco e i cittadini, ma soprattutto l'efficienza di controlli e ispezioni, vi è anche quello di proseguire sulla strada della semplificazione degli studi di settore.

A tal fine, i tecnici del Fisco e i rappresentanti delle associazioni di categoria stanno studiando una strategia per mettere a punto una revisione degli studi di settore, in modo da renderli più efficaci e più semplici da compilare.

L'intenzione che è trapelata dal primo incontro è quella di una possibile aggregazione degli attuali 204 modelli, senza giungere ad un cambiamento della platea dei contribuenti interessati, ma puntando verso una semplificazione delle dichiarazioni da attuarsi attraverso un processo di riunificazione delle categorie omogenee. Il tutto senza perdere il dettaglio delle attuali tipologie di studio – che seppure ancorati ad una statistica ferma alla fine degli anni Novanta – consentono di misurare in modo piuttosto specifico l'andamento di un microsettore di riferimento.

Sempre nell'ambito di questa strategia di semplificazione rientra anche l'intenzione di ridurre il numero delle variabili per modello, cercando di dare priorità alle informazioni più importanti e facili da indicare, che dovranno, comunque, essere sempre verificabili e rapportabili ai diversi modelli organizzativi d'impresa.

Online le bozze dei modelli per il periodo d'imposta 2015

Questo processo di semplificazione non riguarda, però, i modelli 2016 degli studi di settore, ma verrà sperimentato a partire da quelli del prossimo anno.

Intanto, l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul proprio sito le versioni provvisorie di tutti i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore 2016.

Come si legge nel comunicato stampa del 15 gennaio 2016, le bozze riguardano 204 modelli e sono aggiornate con le informazioni relative ai correttivi crisi, individuate sulla base della metodologia presentata alla Commissione degli esperti lo scorso 2 dicembre e con le informazioni necessarie per gestire i “super-ammortamenti” introdotti dalla Stabilità 2016.

I modelli, una volta definitivi, dovranno essere utilizzati dai contribuenti che, nel periodo d’imposta 2015, hanno esercitato in via prevalente una delle attività economiche nel settore delle manifatture dei servizi, delle attività professionali e del commercio, per le quali risultano approvati gli studi.

Riduzione delle sanzioni per omessa o infedele compilazione dei modelli degli studi di settore

Con la pubblicazione online delle bozze delle istruzioni alla compilazione dei modelli 2016 si concretizza, di fatto, la riduzione del carico sanzionatorio in caso di omessa o infedele compilazione dei modelli dedicati agli studi di settore, che vanno allegati ad Unico, così come previsto dalla riforma del sistema delle sanzioni di cui al Dlgs 158/2015.

Si ricorda che la Legge n. 208/2015 (Stabilità 2016) ha anticipato di un anno – a partire proprio dal 1° gennaio 2016 – l'entrata in vigore delle nuove norme che prevedono sanzioni ridotte in caso di omessa presentazione o infedele compilazione del modello studi di settore.

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